sabato 23 luglio 2011

I no che aiutano a crescere




“Un neonato strilla, un bambino vampirizza la madre, un adolescente sta fuori casa fino a notte fonda: le situazioni in cui noi, padri e madri, siamo più frastornati sono probabilmente quelle in cui sentiamo di dover dire di no e insieme temiamo di farlo, convinti che un diniego malposto possa avere conseguenze drammatiche sulla serenità dei nostri figli. Eppure le piccole frustrazioni motivate fanno parte della vita, aiutano a riconoscere i confini tra l'io e il mondo, permettono di imparare a controllare gli impulsi, a dominare l'ansia che nasce dall'attesa, a sopportare le avversità. Ciò che questo libro si propone è fornire le indicazioni utili a decifrare come, quando e perché è importante dire di no. Per ogni etá esistono infatti degli snodi particolarmente importanti, il cui superamento avvia un cambiamento positivo nello sviluppo della personalità, il cui mancato riconoscimento può al contrario innescare dinamiche onnipotenti e autocentrate. Un no detto al momento giusto può quindi essere il punto di partenza per una crescita equilibrata e felice. "... mi sembra davvero uno dei più bei libri che io abbia letto sull’argomento." Giovanni Bollea

La presentazione di Giovanni Bollea chiarisce molto bene gli obiettivi e i contenuti di questo libro che, è bene precisare, non è un libro di ricette su come fare per dire di no ai propri figli. Niente che abbia a che fare con la relazione genitori-figli può essere pianificato in modo così rigido... Il libro si propone di aiutare genitori in difficoltà a riflettere su se stessi e sulle relazioni familiari, offrendo strumenti che permettono di focalizzare meglio i problemi e poter costruire le proprie modalità di superamento.

2 commenti:

  1. é così difficile il "mestiere" di genitore... a volte ci si sente soli...

    Marta

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  2. Eh già Marta, è un mestiere difficile, ed è davvero importante fare rete per non sentirsi soli e sostenersi a vicenda. I gruppi di incontro per genitori sono molto utili, permettono uno scambio attivo e un confronto fecondo, purtroppo ne vengono attivati molto pochi...

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