martedì 21 giugno 2011

Lo spot dei ragazzi della IV H del Liceo Classico Siotto Pintor di Cagliari


Scheda di presentazione dell'attività svolta nei suoi vari momenti

1. La fase di progettazione e creazione dello spot

Ci siamo preliminarmente confrontati come gruppo classe su alcune domande: perchè un adolescente abusa dell'alcol? Che cosa ricerca veramente? In quali situazioni o ambienti è più facile cadere nell'alcolismo? Cosa o chi può aiutare veramente il giovane a non "farsi fregare"? In base alle risposte messe tra noi in circolo abbiamo pensato a uno spot che concretizzasse queste nostre riflessioni e fosse in modo efficace dissuadente nei confronti di chi è tentato dall'abuso dell'alcol. Abbiamo trovato in un angolo della scuola e tra i nostri stessi compagni il luogo e gli attori giusti per la realizzazione dello spot.

2. I contenuti

Sappiamo che l'adolescenza è un periodo della vita in cui la persona è particolarmente esposta a scelte comportamentali sbagliate a causa di una fragilità psicologica propria di questa età. Attraverso lo spot vogliamo dire che la solitudine, la noia, la tristezza, le difficoltà del quotidiano sono problemi che colpiscono l'adolescente come tutti. Ma a differenza di chi, magari anche amici ed amiche, cerca di risolverli fuggendoli o annegandoli nell'alcol, bisogna avere la forza di fermarsi un attimo a riflettere per capire che si sta sbagliando. Bisogna cercare dentro di sè o altrove la soluzione buona per noi, non lasciandosi "fregare" e ingannare dall'alcol.

3. I destinatari

I destinatari sono soprattutto i nostri coetanei.

4. Le risorse individuate come promotrici della formazione

Nello spot abbiamo individuato nell'amico o nel gruppo di amici la principale risorsa per la formazione di una mentalità che aiuti il giovane a non cadere nella trappola dell'alcolismo. L'amico o il gruppo di amici possono infatti condizionare in modo negativo le proprie scelte comportamentali, ma anche in positivo sono essi soprattutto l'antidoto alla tristezza, alla solitudine, al tempo libero vissuto in modo disordinato. Spesso, talvolta anche più dei genitori e della scuola, è solo nell'amico che si trova l'ambito giusto per essere ascolati, capiti, aiutati e poter risolvere i propri problemi.

I ragazzi della IVH del Liceo Classico "Siotto Pintor" di Cagliari:

- Ilaria Basciu
- Martina Bullita
- Claudia Carta
- Gianmarco Carta
- Giulia Fenu
- Lorenzo Floris
- Matteo Floris
- Francesco Golino
- Enrico Marongiu
- Francesca Meloni
- Francesca Moica
- Andrea Mulas
- Matteo Simone Musio
- Martina Nieddu
- Alessia Pintor
- Angelo Pispisa
- Matteo Pusceddu
- Martina Anna Savarino
- Giulia Serra
- Aurora Vacca

Docenti responsabili

Italo Montisci
Concetta Foddis
Giuseppina Tamponi
Leonarda Tardia

1 commento:

  1. Apprezzo molto la scelta dei ragazzi di individuare nel gruppo dei pari una risorsa rispetto ai rischi legati all'uso/abuso di alcolici. Spesso i coetanei vengono rappresentati, in modo semplicistico, come "cattive compagnie", come coloro che "trascinano" verso condotte devianti, mentre è importante sottolineare anche la funzione di sostegno e supporto che i ragazzi hanno nei confronti dei pari in questa fase delicata della vita.

    Bravi ragazzi!

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